Covid card, De Luca a processo alla Corte dei Conti La Città di Salerno

Finisce a giudizio davanti alla Corte dei Conti la scelta della Regione Campania di distribuire ai cittadini una card che attestasse l’avvenuta vaccinazione contro il Covid. Al presidente Vincenzo De Luca e ad altri cinque componenti dell’Unità di crisi campana viene contestato un danno erariale da 3,7 milioni di euro: l’udienza davanti ai giudici contabili è fissata per il prossimo 4 luglio. Secondo l’accusa, i fondi spesi per le card – 90 centesimi ognuna, distribuite per un breve periodo nella prima fase della campagna vaccinale del 2021, poi rimaste a milioni nei depositi – sarebbero stati un peso inutile per le finanze pubbliche, visto che le funzioni del nuovo strumento erano sovrapponibili a quelle del green pass nazionale.

Gli altri coinvolti

L’inchiesta sulla card, che nel progetto iniziale era destinata a includere anche altre tipologie di servizi oltre l’attestazione vaccinale, nasce dalla denuncia presentata da un avvocato. A indagare, sui delega dei pm, fu la Guardia di Finanza mettendo in luce, tra l’altro, che l’introduzione della card campana fu successiva a quella del green pass nazionale. Per la Procura regionale della Corte dei Conti si sarebbe trattato di uno sconfinamento della Campania in ambiti non di sua competenza, con un conseguente aggravio di spesa non necessario. Oltre al presidente della Regione dovranno presentarsi davanti alla Corte dei Conti Italo Giulivo, coordinatore dell’Unità di crisi regionale; il suo vice Antonio Postiglione; gli altri componenti dell’Unità, Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello.

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