Salerno, riciclaggio e movida: in 24 a giudizio La Città di Salerno
Fittizie intestazioni di molti dei locali più famosi della movida e riciclaggio: tutti rinviati a giudizio i 24 imputati per il quale il pm aveva chiesto il processo. Confermati, inoltre, i tre patteggiamenti della pena per altri quattro imputati. La prima udienza del processo è prevista per il prossimo 10 giugno, davanti alla Prima sezione penale, secondo collegio del tribunale di Salerno. Si è conclusa in due giorni l’udienza preliminare relativa all’inchiesta che, nel febbraio scorso, portò all’esecuzione da parte dei finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Salerno di dieci misure cautelari, con la sottoposizione agli arresti domiciliari di sei indagati su 27, la maggior parte a piede libero.
Il processo
Tra poco meno di due mesi, dunque, saranno processati i presunti capi e promotori di un’associazione per delinquere: il 71enne imprenditore originario di Ercolano, ma residente a San Cipriano Picentino, Domenico Zeno, detto Mimmo, e il 56enne notissimo gestore di locali della ristorazione e bar a Salerno e a Roma con un passato anche in politica, nella veste di consigliere comunale, Vincenzo Bove. Stessa decisione il giudice dell’udienza preliminare l’ha adottata per gli imprenditori Massimo Sileo di 58 anni, conosciuto per la sua attività nel mondo del caffè, Carmine Del Regno di 58 anni di Salerno, commerciante di carni, Vincenzo Casciello, 73enne giornalista salernitano.
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